La comunicazione

 

Non possiamo farne a meno, che lo vogliamo o no: comunichiamo! Perché anche i silenzi come l’immobilità, danno delle informazioni nostre intenzioni o idee. Questo succede perché la comunicazione avviene essenzialmente su due livelli: verbale e non verbale.

Il linguaggio verbale è caratterizzato dal suo contenuto, per esempio una persona che dice “ti voglio bene” sta inviando un messaggio chiaro a livello semantico. Attraverso l’espressione non-verbale invece possiamo individuare delle caratteristiche che danno un colore differente alla comunicazione verbale, a seconda di come viene detta qualcosa.

Questa coloritura la possiamo osservare attraverso il tono, la mimica, l’atteggiamento, la distanza fisica, la gestualità etc. Da questa prospettiva il messaggio verbale “ti voglio bene” può cambiare completamente di significato: immaginiamo due persone che se lo dicano tenendosi per mano e fissandosi negli occhi, oppure due persone che se lo dicano con un tono di voce sommesso, a denti stretti e fisicamente distanti.

Un’altra caratteristica di questi due livelli della comunicazione è data dal fatto che mentre il linguaggio verbale è prevalentemente consapevole, il linguaggio non-verbale lo è meno o addirittura per certi aspetti è anche inconsapevole. La persona che acquisisce consapevolezza sul proprio stile comunicativo e quindi sul proprio, personale ed unico, linguaggio verbale/non-verbale può potenziare la propria assertività e quindi rafforzare la capacità di gestione di eventi che altrimenti sarebbero potenzialmente stressanti.