Approfondisco da sempre i temi dell'arte e della meditazione, sono stati per me come un unico filo conduttore nel corso del tempo tanto negli studi quanto nella vita personale. Nei racconti come nei manufatti ci sono in comune le stesse cose che si incontrano nella meditazione, ovvero, le immagini (o forme).

Le immagini hanno una funzione umile e preziosa come l'acqua da bere, appaiono nell'inter- e nell'intra-, si manifestano a livello interiore ed esteriore in quei "luoghi virtuali" come nell'apparato psichico (le immagini mentali), nella dimensione sociale (la mitologia e gli archetipi), e quindi nelle relazioni di qualsiasi natura (intima, didattica, terapeutica, amicale, genitoriale, lavorativa, etc.), nonché a qualsiasi livello (analogico, emotivo, verbale, sociale, spirituale).

I racconti della storia dell'arte sono un esempio di storie pervase da immagini che ci parlano della vita di una persona (l'artista) e del dietro le quinte dei suoi manufatti (le opere d'arti). L'arte ha diverse sfaccettature: ha un aspetto psicologico legato alle impressioni che può suscitare nell'animo umano attraverso la percezione ed è anche un mezzo di rappresentazione percettiva e sensoriale di emozioni e condizioni, diventando strumento e archetipo; ha un'aspetto pedagogico basti pensare al ruolo dell'arte sacra per le popolazioni medievale e rinascimentale, come anche per le pitture rupestri nelle grotte preistoriche. La dimensione pedagogica si rintraccia pure a livello di comunicazione sociale con la grafica, nel web, con il graffitismo, al cinema, nel teatro, con le installazioni, etc.

Come i binari guidano nella stessa direzione il treno così la meditazione e l'arte possono guidare verso lo stesso scopo pedagogico infatti esse utilizzano in comune il linguaggio delle immagini che può rivelarsi utile come i suppellettili nel percorso della processo educativo di conquista interiore oppure inutili, o al massimo decorativi come bomboniere, se non trovano applicazioni pratiche.


Esempi applicativi

L'arte è stata ed è: lotta politica, riparazione psicologica, metodo terapeutico, rituale di benessere, se diamo uno sguardo qua e la nel corso della storia dell'arte, italiana e non, possiamo imbatterci: nella lotta di Artemisia con suo padre, pittore di fama che non poteva farsi oscurare dalla bravura di una donna, fosse anche sua figlia; nel riscatto sociale che ha significato per una vita dura come quella di Toulouse-Lautrec con un fisico deforme e che trovò nell'arte e nei bordelli la sua fonte di sostentamento; ci sono stati scontri per interessi legati al successo come accadeva con i litigi e le ripicche tra il sanguigno Michelangelo Buonarroti e il delicato Leonardo Da Vinci; la tela può diventare uno schermo dove proiettare i propri tormenti interiori come il delitto commesso da Caravaggio costretto a fuggire continuamente o come succedeva al povero Van Gogh che inoltre poté dipingere e sopravvivere solo grazie al fratello Teo; è stata un'àncora di salvezza per una vita travagliata come quella di Frida Kahlo.