Cos'è la meditazione

a cura di Giovanni Conte (Aprile, 2020)


Contrariamente a quanto siamo portati a credere la meditazione non è una forma di riflessione, non ha a che fare con la filosofia. Non è stare a ragionare. Non è neanche esatto definirla “una lunga e intensa concentrazione spirituale”. Essere in meditazione non richiede sforzo. Non è un’attività mentale. La mente è una funzione dell’essere umano.  Se corro nel mio corpo avvengono una serie di cambiamenti fisiologici, il cuore pompa più velocemente il sangue, di conseguenza aumenta il ritmo del respiro, cambia il metabolismo cellulare e tutta una serie di cambiamenti, una delle conseguenze di questi cambiamenti è la presenza di calore, sentire caldo. Ebbene possiamo paragonare il cervello all’intero corpo e la mente al calore. La mente è un prodotto dell’attività del cervello, come il pensiero, e la meditazione non ha a che fare con la mente. Se guardo un documentario e vedo un leone potrei scorgere nei suoi occhi qualcosa di ancestrale, quasi sconosciuto ma allo stesso tempo familiare. Ma per il leone essere in quello stato è del tutto normale. Un Leone come ogni altro animale è in uno stato di meditazione perché non ha l’interferenza della mente. Non ha la mania di calcolare, di misurare, di vedere attraverso gli occhiali della scienza. E non ha neanche la necessità di indossare gli occhiali della fede. Avere fede in una religione o avere fede nella scienza sono entrambi condizioni non meditative. Un leone è in meditazione naturalmente. In questo documentario non sta facendo nessuno sforzo per essere nulla, è posato sulle sue quattro zampe, al massimo scuote la criniera o sbadiglia. Non fa nulla, questa è meditazione. Ed è difficilissimo non fare nulla. Perché non fare nulla vuol dire anche sospendere l’attività mentale. E noi siamo abituati da bambini e immersi in società che da secoli privilegiano la mente e il ragionamento. Non voglio dire che bisogna abolire il ragionamento e la scienza. La scienza è necessaria, è utile allo sviluppo, alla sopravvivenza, alla cura, all’economia, rende la vita più semplice, migliora le difficoltà. È un supporto validissimo e i prodotti della mente scientifica sono stati, sono e saranno utili. Ma a che serve tanta tecnica, tanto miglioramento se non puoi goderlo? E per godere dei benefici della scienza devi essere in uno stato meditativo. Occorre imparare ad alternare un atteggiamento logico ad un atteggiamento meditativo. Se stai comprando una casa e hai bisogno di confrontarti con notai, enel, geometri, e tutto ciò che il caso richiede hai bisogno di avvicinarti a queste carte e agli affari attraverso un atteggiamento logico, deduttivo, scientifico. Ma se stai bevendo del buon vino con il partner o la partner seduto sul divano avrai bisogno di abbandonare la logica e viverti il momento presente, qui si accendono l’intuizione, l’affetto, le vibrazioni. Addirittura non è necessario neanche avere una visione così parcellizzata. Una volta compreso cosa sia la meditazione e quindi la consapevolezza, ti renderai conto che essa è sempre presente sia mentre stai svolgendo le trattative per comprare la casa sia mentre sei sul divano a bere del buon vino con il partner o la partner. La comprensione della meditazione avviene attraverso l’esperienza. La lettura offre uno spunto una direzione, è come il dito che indica la luna. Fermarsi alla lettura è come fermarsi a guardare il dito che indica la luna, sperimentare la meditazione è guardare la luna.

 

 

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